Ritentori d’acqua o idroritentore

I ritentori d’acqua, detti anche idroritentori, sono dei miglioratori del terreno, chimici o minerali che, applicati sul suolo, aumentano la sua capacità di trattenere l’acqua, rendendola maggiormente disponibile alle radici dell’erba. Possono essere dei tensioattivi (i cosiddetti agenti umettanti), dei granuli polimerici superassorbenti (poliacrilamide) o delle sabbie minerali naturali come per esempio la zeolite o l’argilla calcinata.
I minerali idroritentori come le zeoliti hanno una imbibizione reversibile; oltre a rilasciare gradualmente l’acqua richiesta dal terreno, continuano la loro funzione di ritenzione non appena vengono irrigati nuovamente. La forza di questi prodotti sta nell’assorbire acqua nei periodi di maggiore umidità (dopo l’irrigazione, dopo la pioggia,…) per poi rilasciarla nel suolo al momento del bisogno affinché venga assorbita dalla pianta. Usati nei nuovi impianti a prato, nella costruzione dei letti di semina o nelle rigenerazioni o come top dressing in post arieggiamento, oppure, in forma localizzata, inserendoli attraverso chiodature o forconature nelle aree secche del terreno ove l’erba mostri chiari sintomi di avvizzimento, questi prodotti naturali garantiscono una riserva d’acqua nel lungo periodo anche in condizioni di stress idrico estivo.
Usati come ingredienti nei terricci per prati, migliorano la resistenza della pianta al secco e aumentano la porosità e l’ossigenazione del suolo. Riducono infine le irrigazioni nei periodi caldi dell’anno. Non limitano il drenaggio né gli scambi gassosi del terreno.