Cosa accade a settembre?
Con i primi freschi di settembre il prato ricomincia a vegetare dopo la stasi estiva. Le condizioni di temperatura ed umidità più favorevoli influenzano positivamente lo sviluppo sia delle foglie che dei fusti che delle radici.
Aiutate il risveglio autunnale del prato!
Ecco una serie di operazioni che supportano adeguatamente il risveglio del vostro prato.

Il taglio

Le 4 regole chiave del taglio autunnale.

1 - Poco e spesso

Nel periodo in corso tagliate poco e spesso (2 volte alla settimana).

2 - Per ogni prato la giusta altezza

Mantenete il vostro prato all’altezza media di taglio raccomandata per il tipo di prato del vostro giardino:

Tipo di prato	Altezza di taglio
Prato inglese a foglie fini a base di poa, loietti e festuche rosse	2,5 cm
Prati soleggiati e rustici	3 cm
Prato soleggiato e rustico a base di poa e festuca arundinacea	4 cm
Prato in ombra a base di festuche rosse e poa trivialis	5 cm
Prato in agrostide	2 cm
Prato in Dicondra, trifogli e margherite	4-5 cm

3 - Mai superare 1/3

Intervenite con la cadenza utile a questo scopo senza asportare più di 1/3 dell'erba presente al momento del taglio.

4 - Abbassamento graduale

Non abbassate mai repentinamente il taglio su un tappeto erboso fatto crescere troppo rispetto ai valori di cui sopra. Abituatevi ad abbassare gradatamente l’altezza di taglio del prato, raggiungendo l’altezza desiderata in uno spazio di tempo più o meno lungo (anche un mese in caso di prati “scappati” molto alti), tagliando poco per volta e spesso (anche 3 volte alla settimana): questo per evitare lo stress all’erba e non incorrere nello scalping.

La fertilizzazione

Parliamo di

Tappeti erbosi usciti bene dall’estate che non richiedono una risemina.

Cosa fare

In settembre è opportuno eseguire una fertilizzazione di stimolo e sostegno alla vegetazione.

Come fare

In settembre è opportuno eseguire una fertilizzazione di stimolo e sostegno alla vegetazione. Come?

• Impiegate concimi per prato di mantenimento a lenta cessione e a basso indice di salinità.
• Evitate i concimi agricoli che potrebbero bruciare.
• Usate Action o Bioturbo, al dosaggio di 4 kg per 100 m².

Questi concimi posseggono del ferro. In caso di superfici in pietra o marmo (come marciapiedi, bordi piscina, etc.), al fine di evitare possibili macchie, utilizzate alla stessa dose Zeotech Club.

Concimazione BiologicaIn caso aveste optato per la gestione biologica del vostro prato potrete impiegare Biogarden alla dose di 12-15 kg per 100 m² per tutti i prati eccezion fatta per la dichondra che concimerete a 8 kg per 100 m².

• Ripetete l'intervento a cadenza mensile.
• Utilizzate allo scopo un carrello spandiconcime regolabile ed irrigate subito dopo la concimazione per innescare la disgregazione del granulo.

L'arieggiamento superficiale

Perché arieggiare?

È tempo di arieggiare il manto erboso per sfoltirne i tessuti fogliari usciti malconci dalla calura estiva e stimolare lo sviluppo di nuovi germogli.

Cosa fare?

Effettuate un arieggiamento superficiale ( Verticut) semplice o incrociato con successiva raccolta del materiale di risulta. La scelta tra semplice (un unico passaggio) o incrociato (due o più passaggi) dipende dal livello di sfoltimento desiderato o meglio alla quantità di tessuti degradati da asportare.

L’arieggiamento di profondità

Quando effettuarlo

Se dopo aver usato l’arieggiatore superficiale i terreni risultano ancora molto compattati o incrostati.

Come procedere

Tramite bucatura o carotature. La carotatura è preferibile in questo periodo. Essa prevede il passaggio di una apposita macchina carotatrice in grado di estrarre cilindretti di terreno compatto (carote). Anche in questo caso asportate il materiale di risulta.

Il riporto di terriccio

Sia che abbiate solo arieggiato superficialmente o abbiate anche bucato-carotato, procedete con il riporto di terriccio (top dressing), apportando per 10 m² di superficie 2-3 sacchi di Zeodresser.

La semina e la risemina

Il periodo in corso è adatto per effettuare sia le nuove semine che quelle di reintegro (risemine e trasemine).

Articolo di approfondimentoCome scegliere i semi Verdeprato

La semina

Bisogna scegliere l'essenza o il miscuglio di essenze che costituiranno il prato. Fate attenzione a quelle che sono le vostre aspettative nonché alle esigenze dell'erba che andate a seminare.

Tipo di prato desiderato	Esigenza	Semi
Prato soleggiato rustico e resistente	Pochi problemi manutentivi	Seme per prato a base di festuche arundinacee. Seminare alla dose di 4-5 kg per 100 m2. Tra i miscugli consigliabili Ideale, Zorro Sod, Rustico, Tall Blend, Furia, PicNic e Gold.
Prato estetico all’inglese a foglie fini	Maggiore manutenzione	Seme per prato a base di poe pratensi, loietti perenni e festuche rubre Seminare alla dose di 3,5-4 kg per l00 m2. Tra i miscugli consigliabili Classic Dark, Claretta, Sole&Ombra e Silver.
Prati ombreggiati e scarpate	Poca esposizione ai raggi solari. Resistenza alla siccità. Bassissima manutenzione	Seme per prato a base di festuche ovine, poe triviali e festuche rubre. Seminare alla dose di 3,5 kg per l00 m2. Tra i miscugli consigliabili Shadow, Black Sun e Rocky.

La risemina e la trasemina

Il loietto perenne in purezza come in Overseeder, Business e Belle (5 kg per 100 m²) o consociato con Poa pratensis come in Rapido e Replay (4,5 kg per 100 m²) garantisce un buon risultato, soprattutto nelle trasemine-risemine localizzate. Nei campi sportivi usate Superball, mentre per le risemine tardive preferite i loietti Triseed, sempre a 5 kg/100m².

Il consiglio in piùper la trasemina utilizzate preferibilmente una macchina traseminatrice a file reperibile con operatore presso una ditta specializzata in manutenzione. Operate in un solo senso o in forma incrociata secondo le caratteristiche della macchina e le necessità del vostro prato. Il riporto (top dressing) con Zeodresser, successivo alla trasemina effettuata a macchina non è obbligatorio ma è consigliabile.

La lotta al muschio

In questo periodo può rendersi necessario controllare il muschio presente nel tappeto erboso.

Cosa fare

Impiegate del solfato di ferro.

Attenzione Cercate di colpire solo le chiazze infestate per non incorrere nel pericolo eccessivi imbrunimenti o addirittura di ustioni dell'erba. Oltre a poter bruciare, il solfato di ferro ha il problema della relativa difficoltà nel trovare un prodotto fluido facilmente miscibile all’acqua. Ciò provoca spesso l’intasamento degli ugelli e l’incrostazione della pompa a spalle. Spesso è necessario sciogliere il prodotto in acqua calda.

La soluzione Concimi microgranulari, contenenti una alta percentuale di solfato di ferro, come Green&Clean (piccole superfici) ed Herbafer G distribuibili a mano o con i tradizionali carrellini, sono molto più facili all’impiego.
Contengono azoto a reazione acida, che, oltre a contribuire al controllo del muschio, stimola la ripresa vegetativa e la chiusura rapida del prato. Il dosaggio localizzato consigliato è 40-45 gr/m². Il risultato è in pratica il medesimo: una certa tossicità diretta verso il muschio che diventa scuro ed ustionato nella parte superficiale. Come con il solfato di ferro, il muschio tende a recuperare in fretta, pertanto sono necessari più trattamenti ripetuti.
A metà dosaggio (2,5 kg/100m²), GreenClean ed Herbafer G agiscono come eccellenti rinverdenti ad alto impatto estetico, camuffando così gli imbrunimenti delle aree trattate contro il muschio.

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