La tecnica manutentiva del ripristino del prato nel dopo partita sui campi sportivi è la logica conseguenza del livello di danno provocato dall’utilizzo del campo.
Ogni sport danneggia la superficie di gioco in modo diverso, a prescindere dalle condizioni climatiche o dalla frequenza di utilizzo.
Ci soffermeremo ad analizzare i danni sul tappeto provocati da calcio e rugby, attività sportive più praticate in Italia.
Diversi danni…
Calcio
Si può osservare che il livello di danno del football si concentra soprattutto tra le due porte ed il centro del campo (distribuzione del calpestio detta “a diamante”).
Rugby
Nel rugby il calpestio si concentra soprattutto nell’area di metà campo, ma la distribuzione è sensibilmente condizionata dal gioco ed in particolar modo dalle zone ove si sono effettuate le mischie o dove le due squadre spingono, l’una contro l’altra, per recuperare il pallone del fallo laterale.
... diverse necessità!
Un altro aspetto che differenzia il calcio dal rugby è la minor necessità di quest’ultimo nell’avere una superficie perfettamente levigata ed uniforme.
Calcio
Nel calcio la perfezione del rimbalzo del pallone sull’erba è fondamentale.
Rugby
Nel rugby (anche per il tipo di palla) più importante sono le interazioni giocatore – terreno e particolarmente la resistenza allo strappo, la rigidità dell’erba nonché la resilienza (capacità di assorbire gli urti) del prato di gioco. Il rugby è un gioco di contatto fisico quindi l’erba, dovendo anche agire come “cuscino” per attutire i danni da infortuni, viene di norma tagliata leggermente più alta di quella nel calcio (3,5-5,0 cm nei periodi di crescita primaverile ed autunnale e 5,0-7,0 cm durante la stagione di gioco).
La riparazione
La riparazione delle buche e delle scivolate dopo un match segue, sia nel rugby che nel calcio, le medesime procedure.
Azioni e prodotti
Dopo un attento esame, camminando sul prato, per determinare il livello del danno, si inizia il ripristino riparando le buche e le lacerazioni, forconando lateralmente le depressioni e riempiendole con miscele di terriccio sabbioso, tipo Zeodresser e semi di loietto per rigenerazione tipo Business, Superball e Overseeder alla dose di 6 kg per l00 m2. Alla stessa dose si può anche usare Replay o Rapido che si differenziano per avere nella loro composizione una piccola parte di
poa pratensis (ideale per aree molto calpestate).
Risemine tardive
Per risemine molto tardive, dovranno essere utilizzati, alla medesima dose, semi quali Triseed e Transition contenenti varietà di Lolium perenne e Lolium multiflorum molto resistenti al freddo.
Il terriccio che consigliamo è sempre Zeodresser, il medesimo utilizzato nelle fasi di rigenerazione a copertura dei fori dell’arieggiamento. Contiene del lapillo e della
zeolite per aumentare la ritenzione idrica per accelerare la germinazione e lo sviluppo dell’erba seminata. Bisogna infatti ricordare che i campi sportivi, soprattutto quelli dilettantistici e semiprofessionistici, ricevono livelli di usura settimanali e che i tempi di ripristino sono decisamente brevissimi.
Nei campi di
gramigna nana da prato, tipo Almaprato Princess e Desert, la riparazione delle buche e delle scivolate non richiede l’utilizzo della semina data l’aggressività della sua crescita stolonifera se non dei periodi invernali, ove la gramigna è in dormienza. Si usi comunque Zeodresser per riparare e colmare le buche.
Semine invernali
Per le semine invernali consigliamo di scegliere soprattutto semi di loietto per rigenerazione come Superball, oppure un prodoto ideale per trasemine tardive con temperature decisamente basse come Triseed.
Il ripristino delle zone non drenanti
Ultimo aspetto importante, è il ripristino delle zone non drenanti del campo, soprattutto se il gioco è stato effettuato sotto la pioggia. Bisogna aspettare che il campo si asciughi.
Attraverso la bucatura (carotatura, chiodatura o
vertidrain), unita al riporto con sabbia silicea tipo Herbasand vanno riempiti i fori nelle zone più calpestate dai giocatori e in tutte le aree dove scarso è il drenaggio. Forconature manuali di routine e trattamenti con prodotti liquidi infiltranti quali Herbawet Instant Cure (0,1 litri per 100 m2 in10 litri d’acqua), aiutano queste zone a recuperare il drenaggio, ripristinando, quindi, gli scambi idrici e gassosi del terreno.
Evitare assolutamente questi interventi su un terreno ancora inzuppato d’acqua.