Come realizzare un prato soleggiato a bassa manutenzione
Cuore green ma poco tempo a disposizione?Non si possono fare i miracoli, ma la soluzione c’è!
Ecco come realizzare un prato soleggiato a bassa manutenzione
Create il vostro prato soleggiato resistente al caldo, al secco, alle malattie, adatto al calpestio e con poca manutenzione.
Leggete come fare.
Tutti vorrebbero un bel prato che richieda per mancanza di tempo poche ore di manutenzione. Per questo molti scelgono i prati rustici e resistenti comprando i semi per prati soleggiati a base di festuca arundinacea. Ancor più se nel giardino scorazzano i nostri amici animali. I prati soleggiati sono prati forse meno belli di quelli all’inglese ma decisamente più facili da mantenere , specialmente nei nostri climi.
Sono ideali per spazi ad uso estensivo come i parchi di grandi dimensioni o i giardini con animali domestici di grossa taglia o i giardini privati delle case di villeggiatura dove il godimento del prato è riservato a pochi mesi all’anno. Senza un po’ di lavoro non si ottiene nulla, ma i prati soleggiati sono le soluzioni adatte anche a chi sogna il “pollice verde”, ma non riesce proprio a trovare il tempo per allenarlo.
Il terreno, precedentemente diserbato, livellato, fresato e spietrato deve essere dotato di impianto irriguo funzionante.
Fate le analisi del terreno Herbalab. Il terreno se non è sabbioso deve assolutamente essere corretto. I peggiori nemici del prato soleggiato sono infatti i ristagni.
In fase di costruzione, rispettare alcuni caratteri fondamentali:
sabbia rigorosamente silicea. In percentuale di volume il contenuto di sabbia non deve risultare inferiore al 70%, almeno nei primi 10-15 cm di spessore. Inoltre la sabbia deve essere di granulometria uniforme con la maggior parte dei granuli di diametro compreso tra 0.25 e 1 mm come la Herbasand.
Il
top soil ideale può anche essere frutto di un riporto di terriccio premiscelato e pronto all’uso come Zeodresser. Tutto ciò allo scopo di evitare il compattamento progressivo nel tempo che porta alla riduzione della porosità da cui discende l’accorciamento delle radici con le inevitabili ripercussioni sulla nutrizione e sullo sviluppo.
Regola n. 2 - Uso dei fertilizzanti starter
Prima della lavorazione è necessario distribuire i fertilizzanti starter.
Se in possesso di un responso analitico da laboratorio (potete contattare Herbalab), si seguano le indicazioni riportate nel piano di correzione e concimazione.
In assenza di analisi, si distribuiscano indicativamente, incorporandoli nei primi 5 cm di terreno, circa 5 kg/100 m2 di Biogel 12/40 (sacco da 25 kg), concime azotato 100% organico e biologico, bioattivatore del terreno, unito a un fertilizzante per prato alto in fosforo e con potassio da solfato quali Seed Start (per piccole superfici) o Zeotech P, alla dose di 5 Kg/100 m2.
Concimazione Biologica - Se avete scelto il regime BIO di manutenzione per il vostro prato potrete usare il concime biologico Biogarden alla dose di 10 kg per 100 m2.
Regola n. 3 - Scelta del miscuglio
I migliori mix
I semi per prati soleggiati sono composti da miscele di Festuca arundinacea e Poa pratensis. Alcuni miscugli, per prati a foglia più fina; contengono piccole percentuali di
loietto perenne.
Questi miscugli contengono varietà vigorose e rustiche, molto adattate agli stress termici ed idrici e al calpestio acuto e resistenti alle maggiori malattie. Ad una apprezzabile qualità estetica corrisponde un’ottima versatilità e capacità di adattamento a manutenzioni poco frequenti e stress di ogni tipo.
Vi suggeriamo
1. Prati soleggiati classici
Sono i miscugli rustici di Festuca arundinacea e Poa pratensis come Ideale (chiaro) e Zorro Sod (scuro), da seminarsi al dosaggio di 4-4,5 kg/100m2. Queste bellissime selezioni di prato, oltre ad essere le più resistenti alla siccità ed al caldo, si caratterizzano anche per l’ottimo comportamento nei confronti delle malattie estive e degli insetti.
2. Prati soleggiati a foglie più fini
Sono i miscugli, sempre a base di Festuca arundinacea e Poa pratensis, contenenti una piccola percentuale di Lolium perenne (meno del 25% in peso). Ciò permette loro di produrre prati con foglie a tessitura più fina.
A questa categoria appartengono i miscugli di semi Gold (sacco da 1,2 kg per piccole superfici), Rustico, Furia, PicNic, sempre alla dose di 4-4,5 kg/100m2. Gold e Furia sono di colore verde scuro; Rustico e PicNic di colore medio chiaro.
L’integrazione di una piccola percentuale di Lolium perenne nei semi per prati soleggiati, oltre a migliorare la tessitura fine del prato, consente l’ampliamento del calendario di semina. Il loietto infatti germina a 3-4°C in meno della festuca arundinacea. Vengono perciò scelti in caso di semine molto precoci in primavera o molto tardive in autunno.
Quando seminare?
Le semine con Zorro Sod e Ideale sono sconsigliate dopo la fine di ottobre e prima dell’inizio di aprile.
Le semine con Gold, Rustico, Furia e PicNic possono essere fatte da metà marzo fino a metà novembre.
Vi sveliamo un segretoPer aumentare la qualità germinativa, l’uniformità e l’omogeneità di insediamento, tutti i miscugli sopramenzionati appartengono alla categoria del cosiddetto seme conciato. Ciò grazie alla tecnologia “Almaseed”, ove il seme viene pretrattato con un alta quantità di micorrizze, sostanze nutrizionali e biostimolanti che favoriscono la germinazione e, soprattutto, la radicazione iniziale. In tal modo il prato chiude prima, limitando la nascita delle erbacce e il conseguente diserbo a mano viene molto ridotto.
Prodotti consigliati
Biogarden
Concime per prato, microgranulare, 100% biologico ed ecocompatibile, ad azione nutriente per il prato, le colture dell’orto e le piantte da giardino.