Prato da pascolo e paddock per cavalli: scegliere il seme ed il concime giusto è fondamentale.
- Caratteristiche del pascolo per cavalli
- La scelta del seme in funzione dell’area geografica
- La concimazione di mantenimento
Caratteristiche del pascolo per cavalli
Un pascolo per cavalli deve essere:
- Costituito da erbe graminacee e leguminose adatte per l’alimentazione equina.
- Mediamente energetico ma molto ricco in fibra e con una dotazione proteica non eccessiva.
- No a troppi zuccheri (fruttani), come spesso sono i pascoli per bovini. (L’animale potrebbe “abbuffarsi” di foraggio con il rischio, poi, di avere problemi di laminite, disturbo gastrico legato all’assunzione di quantità eccessiva di carboidrati.)
La natura del terreno ha notevoli ripercussioni sulla crescita delle leguminose. Le graminacee sono anch’esse influenzate dalla qualità del terreno ma soprattutto dai parametri climatici.
Il pascolo per cavalli è un prato stabile più ricco in graminacee che dicotiledoni. Per questo motivo le differenziazioni su base climatica giocano un ruolo prevalente.
La scelta del seme in funzione dell’area geografica
Analizziamo la scelta del seme in funzione del clima.
In Italia esistono 4 areali geografici:
- 1. Aree montane e sub alpine
- 2. Aree collinari appenniniche
- 3. Aree della Pianura Padana
- 4. Aree litoranee del Centro e Sud Italia
1. Le aree montane e subalpine
Sono caratterizzate dai fondovalle sotto gli 800 metri, sono zone non irrigue, con terreni sabbio-limosi, talvolta torbosi e pH subacidi. Si semini in questi territori, preferibilmente in primavera, Equus Mix Alpi, con erbe resistenti alle gelate, molto dense e resistenti al calpestio degli zoccoli in scarpata (specie prevalenti: Lolium perenne, fleolo ed erba mazzolina). La dose di semina varia dai 2 kg/100 m2 per nuove semine ai 2,5 kg/100 m2, per le risemine. La produzione a fieno sarà secondaria limitandosi a massimo uno sfalcio annuale.
2. Le aree collinari ed appenniniche del Centro Nord Italia
Posseggono terreni argillosi e pesanti, non irrigui, poco drenanti e pH leggermente alcalini. Si semini in questi territori, preferibilmente in primavera, Equus Mix Appennini, con erbe molto compatte, resistenti al secco, all’usura ed al calpestio (specie prevalenti: Lolium perenne, Festuca arundinacea , erba mazzolina, con il 10% in gramigna). Le leguminose comprendono una percentuale di erba medica che, in assenza d’acqua, diverrà dominante nell’erbaio insieme alla gramigna. La dose di semina varia dai 2 kg/100 m2 per nuove semine ai 2,5 kg/100 m2, per le risemine. La produzione a fieno sarà secondaria limitandosi a massimo uno sfalcio annuale ed a 2 sfalci se il prato potrà servirsi di una irrigazione di soccorso.
3. Le aree della Pianura Padana
Posseggono terreni alluvionali e morenici, molto sciolti, freschi e ghiaiosi e comunque fertili e ben drenanti, pH neutri o tendenzialmente alcalini. Sono prevalentemente irrigui. Si semini in questi territori, preferibilmente in primavera ma anche ad inizio autunno, fino a fine settembre Equus Mix Nord. È composto da erbe molto produttive che danno una abbondante resa in fieno (specie prevalenti: Lolium perenne, Festuca arundinacea, erba mazzolina e fleolo). La dose di semina varia dai 2,5 kg/100 m2 per nuove semine ai 3,0 kg/100 m2, per le risemine. Con 4-5 irrigazioni può garantire fino a 4 sfalci annuali di foraggio. Di solito questo pascolo viene sfruttato nei primi anni per la produzione del fieno per poi divenire un’area di pascolo a prato stabile molto permanente.
4. Le aree litoranee del Centro e Sud Italia
Sono caratterizzati da terreni da leggermente argillosi-calcarei a sabbiosi e pH alcalino. Sono di solito poco fertili, non irrigui e siccitosi. Si semini in questi territori, esclusivamente in primavera, Equus Mix Sud, composto da erbe molto rustiche, resistenti al secco e tolleranti alla salinità (specie prevalenti: gramigna, Festuca arundinacea , erba mazzolina ed erba medica). La dose di semina varia dai 2,0 kg/100 m2 per nuove semine ai 2,5 kg/100 m2, per le risemine. Considerevole è la sua longevità e persistenza produttiva in casi di assenza di irrigazione dovute agli apparati radicali profondi della gramigna e dell’erba medica. Produce foraggio di elevata appetibilità e digeribilità, soprattutto nei periodi antecedenti alla spigatura.
La concimazione di mantenimento
Per rimanere produttivi, le asportazioni d’erba dovute al pascolo o alla fienagione devono essere compensate dalle concimazioni. In generale un maggiore apporto di azoto rispetto al fosforo e al potassio costituisce un ambiente selettivamente favorevole alle graminacee, mentre una carenza di azoto associata a una migliore disponibilità di fosforo induce una maggior presenza delle leguminose. Dovendo essere il pascolo del cavallo fondamentalmente “magro”, cioè ricco in fibre ed a limitato apporto proteico, si proceda annualmente in primavera ad apportare il concime ternario prevalentemente azotato del tipo Zeotech Club (dose 3,5 kg/100m2). Questo concime, distribuito nel momento giusto, contribuirà a mantenere la dominanza delle graminacee nell’erbaio.
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