La bucatura del prato di un giardino: come e perché effettuarla
Premessa
Il prato del nostro giardino raggiunge il suo momento migliore di crescita e sviluppo in due momenti dell’anno:
- nel periodo primaverile di aprile e inizio maggio;
- nel periodo autunnale di metà settembre.
Perché allora “distruggerlo” attraverso la rigenerazione proprio nella stagione migliore?
Perché intervenire con gli arieggiamenti (
Verticut), le bucature, le risemine ed i riporti di terriccio proprio in questi momenti?
Vediamo quali sono i motivi per fare una bucatura e come si deve eseguire.
Articolo di approfondimentoCome fare l'arieggiamento superficiale (verticut) nei prati
Bucatura: tutto quello che c’è da sapere
Perché bucare il prato?
È indispensabile, soprattutto se il prato è stato realizzato su un terreno non idoneo.
La bucatura
- Decompatta
- Fa penetrare l’aria negli strati di terreno esplorati dalle radici (circa 5-10 cm), soprattutto in quelli argillosi, pesanti e poco porosi e quelli compattati a causa del calpestio
- Migliora:
A) La porosità del terreno ed il suo drenaggio.
B) La disponibilità dell’acqua e dei nutrienti per le radici.
C) L’esplorazione e l’ancoraggio radicale in profondità.
D) La prevenzione e la cura del muschio.
E) La prevenzione delle malattie legate al ristagno idrico quali il
Pythium.
E) La degradazione del feltro e della sostanza organica.
Quando effettuare la bucatura?
La bucatura deve essere fatta nei periodi di massima crescita dell’erba.
Perché?
Semplicemente per favorire la rapida chiusura delle ferite sul prato causate dai chiodi (fustelle) e la germinazione e l’insediamento del seme che andremo a seminare.
Quanto costa?
Si tratta di un’operazione un po’ costosa che richiede macchine speciali che possono essere anche noleggiate presso i negozi specializzati. Più spesso viene appaltata a manutentori esterni, giardinieri professionisti.
Qual è la differenza tra le due bucature: chiodature e carotature ?
Esistono due tipi di bucature: le chiodature e le carotature.
La chiodatura
La
chiodatura consiste nel passaggio con macchina dotata di veri e propri chiodi di diametro da 1 a 2 cm, allo scopo di creare dei fori nel terreno.
La profondità di lavoro di una macchina chiodatrice varia dai 5 ai 7 cm, mentre la densità dei fori per m2 varia da macchina a macchina.
Mediamente una buona chiodatrice produce almeno 300 fori/m2.
È una tecnica molto delicata che va fatta lentamente perché il chiodo su prati con poche radici può, in fase di risalita, sollevare e strappare il tappeto erboso.
La carotatura
Concettualmente identica alla tecnica della chiodatura, le
carotature si differenziano solo per l’utilizzo di fustelle cave al posto dei chiodi.
Il risultato è il medesimo nel senso che il prato viene bucato ma, in questo caso, ad ogni foro corrisponde l’estrazione della cosiddetta carota, cioè un cilindretto di terra compattata che deve essere raccolto ed eliminato.
Ove possibile la carotatura è da preferire alla chiodatura perché con la prima si elimina il terreno compattato mentre con la chiodatura esso rimane sul posto. Anche con le macchine carotatrici esistono diverse tipologie di fustelle e di diverso diametro, di solito da 1 a 2 cm.
Come si effettua una bucatura?
Nella pratica:
- 1. Abbassate notevolmente l’altezza di taglio
- 2. Effettuate un arieggiamento superficiale (verticut) per sfoltire i tessuti fogliari ed il feltro
- 3. Effettuate la bucatura (chiodatura o carotatura)
- 4. Procedete con la risemina e la concimazione
- 5. Chiudete i buchi con un riporto di terriccio (top dressing)
- 6. Passate con una rete o una stuoia per incorporare il tutto
Cosa usare se serve maggiore profondità?
Arriva il Vertidrain con l’effetto lifting.
Le bucature (chiodature e carotature), penetrano il terreno per una profondità massima di 5-7 cm. Esistono però sul mercato bucatrici in grado di scendere a profondità maggiori. Queste macchine vengono chiamate bucatrici di profondità o più generalmente Vertidrain e possono raggiungere profondità fino a 25 cm. Queste macchine, oltre a bucare, eseguono anche un lavoro di decompattamento per movimento laterale del chiodo o della fustella attraverso il suo movimento (effetto lifting).
I Vertidrain, montati su grossi trattori, vengono utilizzate di solito su grandi superfici ornamentali e nei campi sportivi.
Articolo di approfondimentoCome, quando e perché usare il Vertidrain sui campi sportivi
La concimazione starter e Il riporto di terriccio
Sia che abbiate chiodato o abbiate carotato, procedete con la concimazione starter come Seed Start (per piccole superfici) o Zeotech P, alla dose di 5 kg/10 m2.
Concimazione BiologicaSe avete scelto il regime BIO di manutenzione potrete usare il concime biologico Biogarden alla dose di 10 kg per 100 m2.
Cercate di far entrare più concime possibile nei fori, anche scopando leggermente la superficie. Effettuate poi la risemina.
Distribuite poi in superficie un terriccio sabbioso specifico per manti erbosi quale Zeodresser, nei termini di 2-3 sacchi da 25 Kg per 8-10 metri. Riempite i fori. La dose dipenderà dal numero e dalla profondità dei fori. Il terriccio e il concime daranno una più rapida e migliore risposta del prato erboso, stimolando l’emissione di nuove radici e germogli. Inoltre il terriccio favorirà l’umificazione della sostanza organica e la germinazione e l’insediamento delle nuove piantine seminate, evitando l’insorgenza delle infestanti.
Prodotti consigliati
Biogarden
Concime per prato, microgranulare, 100% biologico ed ecocompatibile, ad azione nutriente per il prato, le colture dell’orto e le piantte da giardino.
Seed Start
Concime granulare Zeolitico per prato, per semine e risemine con attivatori biologici, fosforo ed azoto organico.
Zeotech P
Concime radicante per nuove semine dei prati. Lunga durata (40-45 giorni); con carbonio ed azoto organico a lenta cessione.
Zeodresser
Terriccio per prato erboso per nuovi impianti e per il riempimento delle buche.