Guida pratica per come scegliere e comprare le zolle di prato a rotoli

Una spesa importante: scegliere bene!

Fare un giardino posando un prato a rotoli è una tecnica costosa sia per il prezzo d’acquisto del prato pronto, sia per il costo di manodopera della posa.
È indispensabile, quindi, acquistare prati a rotoli di qualità e utilizzare concimi e terricci adatti per il prato erboso.

Cosa chiedere al vivaista

1) Che sementi ci sono nel prato in rotoli?

È necessario sapere quali siano le cultivar e le specie del miscuglio originario per capire se tali varietà si adattano bene alle condizioni del proprio giardino o campo sportivo.
(Talvolta specie adatte per il Nord Europa hanno comportamenti assai deludenti nella Pianura Padana o nel sud della Penisola.)
Acquistate prati a rotoli seminati con varietà testate e conosciute nel nostro Paese, in funzione del tipo di prato che si desidera e del livello di manutenzione.
Ecco alcuni tipi di prati verdi ornamentali usati nella produzione di prato a rotoli (e relative sementi commercialmente reperibili):

Tipo 1. Semi per prati inglesi, estetici e a foglie fini

Silver, Sole&Ombra, Classic Dark, Claretta

Tipo 2. Semi per prati soleggiati, rustici e resistenti

Gold, Rustico, Zorro Sod, Ideale, Furia, PicNic

Tipo 3. Semi per prati in aree senza irrigazione, con tagli saltuari e per scarpate

Rocky

Tipo 4. Semi per prati in aree all’ ombra

Shadow, Black Sun

Tipo 5. Semi per le rigenerazioni, le risemine, i ripristini

Replay, Business, Rapido, Overseeder, Belle

Tipo 6. Semi per prati ornamentali di agrostide

Almaprato Barracuda

Tipo 7. Semi per i prati con fiori di campo, ecologici e naturali

Picnic Fiorito, Almaprato Trifogli e Margherite

Tipo 8. Semi per i prati tappezzanti di dicondra in aree marginali

Almaprato Dicondra

Tipo 9. Semi per prati in gramigna nana a foglie fini (macroterme)

Almaprato Princess, Desert

2) Le sementi di prato sono certificate?

La certificazione garantisce la purezza genetica e certifica che il prodotto acquistato contiene le varietà dichiarate. Richiedete il cartellino dei sacchi originari e la loro certificazione.

3) Qual è la composizione delle specie nel seme del prato alla semina?

È molto importante conoscere la composizione in percentuale di ogni singola specie nel miscuglio al momento della semina.

Un esempioil prato a rotoli di Zorro Sod alla semina contiene, in peso, il 90% di Festuca arundinacea e il 10% di Poa pratensis. Se però consideriamo il numero di semi, essendo il seme di poa molto più piccolo di quello della festuca, tale rapporto è 50% poa e 50% festuca.

4) Qual è la composizione in percentuale delle specie nella zolla matura?

Quando si compra un prato a rotoli bisogna saper riconoscere le specie d’erba presenti.
Con lo stesso seme non è detto che il prato, su 2 appezzamenti diversi, abbia la medesima composizione al raccolto.

Un esempiola Festuca arundinacea predilige terreni leggermente più caldi per germinare sicché un mix come Zorro Sod, con un rapporto festuca-poa 90-10, seminato in maggio e settembre, produce al raccolto molta più Festuca arundinacea del medesimo miscuglio seminato a inizio aprile o tardo ottobre.

La composizione del prato pronto potrà anche dipendere dalla dose di semina e dal livello di manutenzione in vivaio. (frequenze di taglio, irrigazioni, concimazioni, etc.)

5) Quanti mesi ha la zolla?

Una zolla matura non è una cattiva zolla. Alcuni prati in rotoli però, quelli con molta Poa pratensis possono nel tempo fare feltro ed essere più sensibili a malattie e stress. Infine questi prati in rotoli fanno più fatica ad attecchire.

Un consiglioSe avete acquistato delle zolle vecchie, bisogna, dopo la posa, iniziare al più presto ad arieggiare il prato con riporti di terriccio del tipo Zeodresser.

6) La zolla viene fornita su substrati di radicazione con dei materiali plastici?

Alcuni produttori prato in rotoli utilizzano delle reti di plastica per rinforzare le radici delle zolle, anticipandone la maturazione. Questa prati creano dei problemi:

• Quando dobbiamo arieggiare o bucare il prato
• Nei giardini calpestabili dove si usano scarpe con i tacchi
• Nei campi di calcio, dove i giocatori sollevano le zolle con i tacchetti.

AttenzioneIn linea di massima questo tipo di prato pronto è sconsigliabile, a meno che la rete sia fatta con materiali biodegradabili.
Al contrario interessante è la scelta di erba a rotoli su substrati con fibre sciolte di polietilene.
Il loro uso, specialmente nei campi sportivi, aumenta notevolmente la resistenza al calpestio ed allo strappo del tappeto.

7) A quale altezza è tagliata la zolla?

In vivaio l’erba viene normalmente tagliata a 3,5 - 4 cm di altezza. Al raccolto il taglio viene portato a 1,7 - 2,3 cm. Il vivaista per vendere un prato a rotoli di buona qualità sceglie volta per volta l’altezza di taglio ottimale per garantire il suo miglior attecchimento. Sarà il giardiniere, in relazione al tipo di prato e al tipo di manutenzione desiderata, a decidere l’altezza di taglio definitiva, portando gradualmente il prato installato al livello di taglio desiderato.

8) Su quale tipo di terreno è stata coltivata la zolla?

Se il terreno del vivaio di prato in rotoli è molto diverso da quello ove viene posato (soprattutto se coltivato su suoli limo-argillosi), si possono creare problemi di stratificazione nella zona di contatto tra la zolla ed il terreno, inoltre si avranno grosse difficoltà di radicazione ed attecchimento.

Il consiglio in piùComprate prati in rotoli coltivati su terreni sabbiosi o comunque su substrati il più compatibili possibili al terreno dell’area di posa. Se stendete prati pronti su terreni incompatibili, sarete presto costretti a fare ripetuti arieggiamenti di profondità (le cosiddette carotature) con la rimozione delle carote e l’apporto di terricci sabbiosi per prati quali Zeodresser. Ottimo migliorare il letto di posa con attivatori biologici del terreno come Biogel 12/40 alla dose di 60-80 gr/m².

9) Quanto tempo passa tra la raccolta e la consegna del materiale?

Lunghi intervalli di tempo tra la raccolta e la posa del prato in rotoli, riducono la qualità del prato ed il suo attecchimento, soprattutto in condizioni di alte temperature. Il prato si espone di più agli attacchi dei patogeni fungini, Pythium in particolare.
La posa della zolla dovrebbe essere effettuata non oltre le otto ore circa dalla raccolta o massimo 48 ore se essa viene consegnata in camion-frigo.
Altre condizioni che riducono la qualità del prato pronto sono:

• 1. Il taglio troppo alto del prato
• 2. La presenza sulla zolla di residui di taglio
• 3. Eccessive concimazioni azotate
• 4. Un taglio delle radici troppo sottile

10) L’erba ha subito trattamenti erbicidi di pre-emergenza?

Nelle zollature primaverili è indispensabile sapere se si debba o no trattare con un diserbante di pre-emergenza contro il pabio dopo la posa. Se il vivaista ha già effettuato tale intervento il trattamento diventa superfluo. Si ricordi che comunque tali prodotti chimici limitano lo sviluppo radicale e possono provocare ingiallimenti.

11) Quando è stato fertilizzato il tappeto in vivaio l’ultima volta? Con che concime e con quale dosaggio?

È importante conoscere se il vivaista ha fatto una concimazione prima del raccolto. In tal modo si deciderà quanto concime starter applicare prima della posa. Alla posa si usino concimi per prati (non bruciano) ricchi in fosforo quali Seed Start o Zeotech P alla dose di 4 kg/100 m², interrandoli nei primi 3-4 cm. e bagnandoli leggermente prima di posare il prato pronto. Ottimo pareggiare il letto di posa con il terriccio sabbioso con zeolite del tipo Zeodresser o attivatori biologici del terreno come Biogel 12/40 alla dose di 60-80 gr/m². La prima concimazione azotata di mantenimento con Action o Bioturbo alla dose di 4 kg/100 m², potrà essere effettuata a circa 20 giorni dall’avvenuto attecchimento.

12) Il prato in vivaio è stato trattato con prodotti radicanti prima del raccolto?

I trattamenti a base di prodotti contenenti ormoni radicanti, in particolar modo quelli ottenuti da farine algali concentrate e microelementi come Herbafer Rubisco, aumentano la massa radicale del prato in rotoli in media del 50-60%. Se il vivaista ha già eseguito in vivaio interventi di questo tipo, non è necessario ripetere l’applicazione, altrimenti un trattamento subito dopo la posa è fortemente consigliabile per ottimizzare l’attecchimento.

13) Che trattamenti antiparassitari ha avuto il tappeto prima della raccolta?

La posa di un prato a rotoli, obbliga l’operatore a bagnare intensamente per garantire il perfetto attecchimento della zolla. Ciò espone il prato, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno, ad attacchi fungini molto pericolosi quali il Pythium e la Rhizoctonia. Prima del raccolto Il vivaista dovrebbe trattare con fungicidi preventivi contro queste due malattie. In assenza di certezze si tratti il prato in rotoli subito dopo la posa con dei fungicidi sistemici a base di propamocarb e piraclostrobina ai dosaggi riportati in etichetta. Si miscelino tali formulati con il radicante Herbafer Rubisco.

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