La naturalizzazione (rivegetazione) delle aree abbandonate
La ricostituzione di un manto erboso (naturalizzazione o rivegetazione) in ambito agricolo, industriale, civile ed ambientale su una scarpata o un terreno abbandonato o manomesso è un intervento ecologico di semina con molte finalità:
la prevenzione dell’erosione e dell’inquinamento
l’ottenimento di una vegetazione in sintonia con l’ambiente naturale
il ripristino del valore paesaggistico del luogo.
Gli studi e la ricerca prima delle semine
Bisogna, a monte, studiare le caratteristiche del territorio e poi scegliere i tipi di erba per avere un prato naturale che rimanga in equilibrio stabile nel tempo.
Lo studio del territorio
Analizza:
1. Il clima
2. Il terreno
3. Il tipo di prato spontaneo originario prima dell’intervento umano
4. La funzione finale che avrà il sito
La selezione delle specie erbose da seminare
Studia come il prato che semineremo si stabilizzerà nel tempo, in relazione alle piante spontanee esistenti.
Si parla di:
inerbimenti temporanei, quando la semina è aperta alla colonizzazione delle erbe spontanee;
inerbimenti permanenti quando la semina deve costituire da subito un sistema chiuso, resistente alle colonizzazioni delle specie autoctone.
La tecnica di intervento
La scelta della tecnica di semina dipende dalla velocità di germinazione e insediamento, dal costo dell’intervento e dalla sua gestione manutentiva.
L’idrosemina
Nei grossi cantieri (come le opere pubbliche) le naturalizzazioni vengono eseguite con l’ idrosemina da aziende specializzate in opere pubbliche. Nei cantieri più piccoli, le naturalizzazioni vengono spesso fatte con macchine da idrosemina di piccole dimensioni spesso reperibili da giardinieri professionisti.
La semina manuale
Nei giardini e nelle case di campagna, per il ripristino di piccole scavi, scarpate, aree abbandonate etc, più frequenti sono le semine manuali con metodi di semina leggermente diverse da quelle dei giardini.
La semina a mano di una scarpata o di un’area abbandonata
La preparazione del terreno
I periodi favorevoli sono: da fine Febbraio a fine Aprile e da fine Agosto a fine Ottobre.
Un mese prima della semina fate un sopralluogo. Togliete pietre, legni, rifiuti, etc.
Valutate se:
Il terreno si può prestare ad una minima lavorazione, anche superficiale
Non vi è la possibilità di alcun intervento manuale o meccanico.
La concimazione alla semina
Caso 1
Nel caso possiate lavorare il suolo, prima della semina, distribuite a spaglio sul terreno vangato il concime organico, facente funzione di letame, come Biogel 12/40 alla dose di 7 kg per 100 m2. Questo prodotto biologico, oltre ad ingrassare la terra, attiva biologicamente i microorganismi del terreno. Interratelo il più possibile, non oltre gli 8-10 centimetri di profondità con l'impiego di un forcone pesante o mediante fresatura. Spianate bene il terreno ed eliminate sassi, pezzi di radici, ecc., creando un perfetto «letto di semina» ben sminuzzato. Distribuite a spaglio il concime starter per semina ricco in fosforo quale Zeotech P alla dose di 4-5 kg per 100 m2.
Concimazione BiologicaIn caso aveste optato per la gestione biologica del vostro prato potrete impiegare Biogarden alla dose di 10 kg per 100 m2 per tutti i prati.
Caso 2
Nel caso non possiate lavorare il suolo, dovrete costruire una soletta di terreno fertile sopra la superficie che faccia da supporto allo sviluppo dell’erba. Stendete un terriccio apposito preconcimato quale Zeodresser coprendo per 2-3 cm la superficie interessata alla semina. Distribuite sopra il terriccio ed integratelo con un rastrello il concime organico, facente funzione di letame. (Sempre consigliamo Biogel 12/40 alla dose di 4 kg per 100 m2).
La semina
È giunto il momento di seminare (ma prima controllate che il terreno non sia troppo umido!) Potrete spargere il seme:
Formula R1 se state seminando una scarpata o il bordo di un fossato al Nord Italia.
Formula R2 se state seminando una scarpata o il bordo di un fossato al Centro-Sud
Formula R3 se state seminando una piccola discarica, cava, una area industriale abbandonata, etc.
Formula R4 se state seminando un prato agricolo estensivo a bassa manutenzione
Se state lavorando su una superficie piana potrete usare gli appositi carrellini professionali regolabili o seminate a mano, cercando di ottenere la massima uniformità con distribuzioni incrociate. Subito dopo la semina ricoprite leggermente i semi manovrando con delicatezza un rastrello leggero ed eliminate gli ultimi materiali grossolani rimasti in superficie. Sempre se siete sul piano, provvedete quindi a comprimere il terreno con un rullo leggero per far aderire bene il seme al terreno stesso.
Le operazioni dopo la semina
Due settimane dopo la germinazione distribuite il concime (per il tipoBioturbo sappiate che la dose corrette è di 4 kg per 100 m2). Procedete con la distribuzione a spaglio o con gli appositi spandiconcime.
Concimazione Biologica In caso aveste optato per la gestione biologica del vostro prato potrete impiegare Biogarden alla dose di 8 kg per 100 m2 per tutti i prati.
Se possibile, procedete ad una seconda rullatura quando l'erba avrà raggiunto l'altezza di circa 5-7 cm con terreno e vegetazione bene asciutti.
Prodotti consigliati
Biogarden
Concime per prato, microgranulare, 100% biologico ed ecocompatibile, ad azione nutriente per il prato, le colture dell’orto e le piantte da giardino.
Miscuglio di semi professionali per prato per la semina e l’idrosemina di parchi ed aree verdi estensive con minima manutenzione e tagli (senza leguminose).